Una favola che racconta della facoltà che hanno alcune persone nell'evocare attraverso la lettura i personaggi del libro che si legge. Con un unico inconveniente, la possibilità che le persone che ascoltano possano essere trasferite nel libro, con tutte le conseguenze immaginabili.
II kolossal fantasy che tinge d'inchiostro il Mar Ligure
di Emilio Marrese Il Venerdì di Repubblica
Il kolossal fantasy che tinge d'inchiostro il Mar Ligure
Un kolossal fantasy girato tra la Liguria e il Piemonte, cioè tra Alassio, Albenga, Laigueglia, Balestrino ed Entracque, un paesino alpino di 833 abitanti in provincia di Cuneo. Lo scenario medievale delle nostre Alpi Marittime è il teatro dì Inkheart. La leggenda di cuore d'inchiostro, dal bestseller per ragazzi Cuore di inchiostro (Mondadori, pp. 496, euro 18), primo volume del la trilogia scritta dalla tedesca Cornelia Funke, tradotta in venti lingue.
Il cast di Inkheart. La leggenda di cuore d'inchiostro, film con un budget di 60 milioni di dollari, diretto dall'inglese lain Softley (Backbeat, The skeleton key, Le ali dell'amore) e distribuito da Eagle Pictures (dal 20 febbraio) è, come si suol dire, stellare: Brendan Fraser (La mummia, Crash), Paul Bettany (A Beautiful Mind, Il codice da Vinci) e Helen Mirren (The Queen) hanno messo insieme una bella sfilza di Oscar e blockbuster.
La storia vede protagonisti un padre e una figlia che possiedono il dono magico e pericoloso di dar vita ai personaggi dei libri, malvagi inclusi. «Pensavo fosse molto importante girare il film nei luoghi in cui è ambientato» spiega il regista, «Cornelia Funke lo aveva scritto nel periodo in cui viveva in Liguria. La grande varietà paesaggistica ci ha "fornito" una serie di location perfette». Una troupe di 400 persone ha invaso questi borghi nell'autunno del 2007, molti abitanti hanno fatto da comparse. E qualcuno è stato perfino portato in Inghilterra per completare le riprese in studio.
Da Il venerdì di repubblica, 13 febbraio 2009
Un film fantasy che ti fa immergere in un mondo fantastico in modo molto insolito e originale. I personaggi dei libri si personificano se letti ad alta voce da pochissime persone con delle capacità speciali, e così vengono catapultati in una realtà che non è la loro, tra mille dubbi e insicurezze. Al di là della trama stupenda il film è ben costruito e potrebbe anche fare riflettere su molti valori che sono presenti e ampiamente sottolineati, come in una favola. E se tutti noi fossimo in un libro e un giorno venissimo letti e catapultati in un altro universo? Questo l'interrogativo surreale che mi ha lasciato questo film, oltre alla consapevolezza reale che la parola scritta ha un immenso potere.
Mortimer "Mo" Folchart (Brendan Fraser) è un rilegatore di libri. Una notte, leggendo un libro fantasy intitolato Inkheart, sua moglie Resa (Sienna Guillory) scompare misteriosamente.
Nove anni dopo, Mo vive con la figlia dodicenne Meggie passando la maggior parte del suo tempo alla ricerca di volumi antichi da restaurare. Il ricordo di Resa è ancora presente in lui, ma da quando sua moglie è scomparsa non ha più letto nulla ad alta voce, conscio di essere un "Lingua di Fata", ossia di poter trasportare sulla Terra i personaggi dei libri. É un dono pericoloso, però, perché ogni volta che il personaggio di un libro arriva nel mondo reale, una persona reale prende il suo posto nelle pagine del libro, come successe a Resa.
In una vecchia libreria nei pressi di Zurigo, Mo trova una copia di Inkheart e subito viene avvicinato da Dita di Polvere (Paul Bettany), personaggio che lui stesso ha portato fuori dal libro, il quale lo avverte che il malvagio Capricorno (Andy Serkis), i suoi scagnozzi sono sulle sue tracce.
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